sabato 17 novembre 2007

PER IL 2007 AUGURI DI VITTORIE PER IL SOCIALISMO

Messaggio d’augurio per l’anno nuovo di Domenico Savio, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista.

Compagni marxisti-leninisti e lavoratori tutti del braccio e dell’intelletto d’Italia e del mondo intero, anche l’anno appena terminato – Come ininterrottamente avviene dagli albori della storia dell’umanità, quando l’allora brutale, disumana e in fase di ascesa classe padronale, che con la forza mise fine all’esperienza del comunismo primitivo e cominciò a sottomettere, schiavizzare e sfruttare la classe lavoratrice, impose la divisione della società in classi contrapposte e tra loro in conflitto. Oramai sono millenni che il padronato sottomette e sfrutta l’attività lavorativa di miliardi di uomini, ad eccezione di quella luminosa, brevissima, umanissima, esaltante e civilissima esperienza del socialismo realizzato nel ventesimo secolo – è stato tragicamente segnato dal protrarsi del dominio del capitalismo e della sua espansione imperialistica che ha continuato a imporre lo sfruttamento del lavoro altrui, feroci guerre di aggressione, di sottomissione, di sfruttamento e di assassinio di popoli interi e a compromettere l’equilibrio ambientale del nostro Pianeta, sino a mettere in pericolo la sopravvivenza stessa del genere umano.
E’ stato l’anno dell’ulteriore aggravamento del dominio imperialistico sul mondo, del maggiore imbarbarimento della repressione politica, economica e militare del governo imperialistico degli Stati Uniti d’America sui paesi occupati, sottomessi, sfruttati e politicamente controllati mediante propri governi-fantoccio, l’anno dell’aumento dell’emigrazione affamata e disperata dal mondo sottosviluppato a quello industrializzato pagando un prezzo impressionante di morti, di repressione e di persecuzione da parte degli Stati capitalistici quando questi considerano saturo il disumano mercato interno della manodopera d’importazione e ancora è stato l’anno della continuità della brutalità statunitense nell’occupazione, nello sfruttamento e nella repressione dell’Afghanistan e dell’Iraq, come della Palestina e del Libano attraverso il suo fedele braccio armato e assassino israeliano. E’ stato l’anno in cui l’odierno più feroce dittatore e criminale del mondo capitalistico ed imperialistico Gorge Bush – che per i suoi reiterati crimini di guerra contro l’umanità dovrebbe essere processato e condannato da un Tribunale internazionale - ha superato il suo simile Adolf Hitler nella repressione del popolo iracheno e nell’assassinio del suo affine dittatore dello stesso capitalismo ed imperialismo Saddam Hussein.
In Italia sono peggiorate le condizioni di vita economica e sociale della classe lavoratrice e delle più vaste masse popolari; gli incidenti mortali sul lavoro ormai toccano livelli impressionanti; nelle fabbriche, negli uffici, nelle campagne e nei servizi lo sfruttamento, la precarietà e l’insicurezza del lavoro sono sconcertanti e di una crudeltà estranea a qualsiasi principio di umanità e di civiltà; la vittoria elettorale del centrosinistra il 9 e 10 aprile ha immediatamente dimostrato, come il PCIML aveva ancora una volta preannunciato, la sua totale identità politica, economica e sociale col centrodestra e con l’approvazione della Finanziaria 2007, giustamente definita dal movimento operaio anche “macelleria sociale”, ha superato tutte le aspettative nella realizzazione di un enorme trasferimento di ricchezza sociale dalla già martoriata e sfruttata classe lavoratrice alla classe capitalistica sfruttatrice nazionale ed internazionale e ciò attraverso l’imposizione di nuove tasse regionali e comunali, di ticket sanitari, di riduzione dei servizi sociali con l’aumento dei relativi costi e con la riforma pensionistica; sono state riproposte e avviate nuove privatizzazioni, persiste il continuo aumento di luce, gas, telefono, trasporti, eccetera; prosegue il costante incremento del costo della vita; il Mezzogiorno continua ad essere terra di conquista, di sfruttamento e di schiavizzazione dei capitali colonizzatori del nord del paese e delle multinazionali; l’Euro continua ad affamarci, eccetera.
Con la complicità diretta del potere politico di centrodestra e centrosinistra e dei sindacati borghesi di regime capitalistico – Cgil-Cisl-Uil, Ugl, eccetera – che hanno liberalizzato il disumano mercato della forza
lavoro da sfruttare, grandi aziende pubbliche e private per favorire il prepensionamento e la riduzione dei lavoratori dipendenti stanno legalizzando, istituzionalizzando e monarchizzando l’eredità del posto di lavoro da genitore a figlio. E’ una pratica ignobile, vergognosa e discriminatoria che esclude dalla possibilità di trovare un posto di lavoro tutti quei giovani operai, diplomati e laureati che non hanno la fortuna di avere un genitore occupato a tempo indeterminato, specialmente in presenza di una persistente, ineliminabile - nel sistema capitalistico - e diffusa disoccupazione nel paese.
Però il 2006 è stato pure l’anno della prima presenza del PCIML alle elezioni politiche nel collegio senatoriale della regione Campania – dove ha ottenuto l’imprevisto successo elettorale di circa l’1% dei voti validi sul glorioso simbolo della Falce, del Martello e della Stella di natura ideologica e di contenuto politico rivoluzionario bolscevichi – e della sua crescita a livello nazionale. Altro traguardo importante è stato la realizzazione, quasi ultimata, della versione in lingua inglese del sito del Partito, che invitiamo a visitare all’indirizzo
www.pciml.org .
In Italia e in tutti i paesi della Terra i governi della sinistra borghese e capitalistica, i falsi partiti comunisti revisionisti e opportunisti – in Italia sono i partiti della Rifondazione e dei Comunisti Italiani, oltre al costituendo partito comunista dei lavoratori – e le tante forme di revisionismo dei principi del socialismo scientifico e del marxismo-leninismo continuano a negare la via rivoluzionaria al socialismo, a sostenere la sopravvivenza del barbaro sistema capitalistico e ad ingannare la gran parte del proletariato. Oggi la classe lavoratrice non ha rappresentanza istituzionale – naturalmente di natura e di prospettiva di classe e rivoluzionaria, nel senso che non deve mai andare a gestire le istituzioni borghesi che dobbiamo abbattere, ma, al contrario, unicamente per portare la lotta di classe pure all’interno del potere politico capitalistico allo scopo di battersi per migliorare sin da subito le difficili condizioni di vita delle masse lavoratrici e popolari e per avvicinare, anche da quella posizione di lotta, la prospettiva della rivoluzione socialista - e socialmente è rappresentata unicamente, concretamente e coerentemente dal PCIML, che è in fase di crescita.
Attualmente nel nostro paese, e in tutti quelli che vivono la nostra stessa situazione politica, c’è l’urgente bisogno di fare del PCIML, in termini di militanza e di consenso della classe lavoratrice, un grande partito di classe e rivoluzionario per guidare il proletariato italiano verso la rivoluzione e la società socialista prima e comunista dopo. Il PCIML, forgiato nella fucina dei principi, della strategia e della tattica del marxismo-leninismo, dell’esperienza storica del Partito Comunista bolscevico e del Partito Comunista d’Italia, della gloriosa Rivoluzione d’Ottobre, della costruzione del socialismo realizzato nell’ex Unione Sovietica, dei fondamenti della Terza Internazionale e del pensiero e l’opera dei nostri grandi Maestri del proletariato internazionale Marx, Engels, Lenin e Stalin, è il solo Partito coerentemente marxista-leninista, dopo l’esperienza storica del PCd’I, che può condurre la classe lavoratrice italiana operaia e intellettiva nella lotta di classe per sconfiggere il capitalismo e costruire il socialismo.
L’avanguardia della classe operaia deve presto superare l’attuale fase di confusione ideale e politica, di sbandamento ideologico e di rassegnazione e deve impegnarsi direttamente per la radicalizzazione e l’espansione territoriale del PCIML in tutto il paese e deve far venir meno ogni forma di consenso e di sostegno politico e sindacale alla sinistra borghese, revisionista e riformista e ai falsi partiti comunisti. Bisogna fare del PCIML il solo Partito legittimato a rappresentare e difendere gli interessi politici e sociali presenti e futuri del proletariato italiano. Così la lotta di classe può assumere valenza rivoluzionaria per conseguire l’immediato miglioramento delle drammatiche condizioni di vita quotidiana delle masse lavoratrici e per avvicinare la conquista del loro potere politico. Il PCIML è fortemente impegnato a favorire l’unità dei coerenti partiti comunisti marxisti-leninisti dei vari paesi all’interno del lavoro di ricostruzione della Terza Internazionale. L’unità internazionale dei marxisti-leninisti è fondamentale per sconfiggere i nemici interni del movimento comunista e operaio.
Dobbiamo continuare senza tregua quel duro lavoro teorico e politico di smascheramento e di condanna delle posizioni borghesi, opportuniste, economicistiche, movimentistiche, pacifiste, anarco-sindacali, rivoluzionaristiche, estremistiche ed arrivistiche dei revisionisti e delle loro organizzazioni per impedirgli di continuare ad ingannare e deviare dalla lotta di classe e rivoluzionaria quella parte della classe lavoratrice non ancora conquistata ai principi e alla strategia del marxismo-leninismo. Il revisionismo, che si presenta e agisce sotto varie forme e furbescamente si maschera di una ingannevole apparenza comunista, rimane il nemico principale dell’emancipazione di classe e rivoluzionaria delle masse lavoratrici e della costruzione dell’avvenire socialista e di quello comunista. Non potrà esserci prospettiva socialista senza prima sconfiggere la cultura e la politica revisionista che, purtroppo, ancora abbonda nelle file del movimento operaio e comunista nazionale e internazionale. Nessun sforzo dev’essere risparmiato nella lotta feroce e senza confini contro il revisionismo vecchio e nuovo. Senza il Partito della Rivoluzione, cioè il PCIML, e della sua battaglia di classe rivoluzionaria per la conquista del socialismo il proletariato italiano non avrebbe nessuna prospettiva di emancipazione e di liberazione dalla millenaria schiavitù dello sfruttamento padronale. Col PCIML i lavoratori del braccio e del pensiero devono riscoprire e presto la passione e l’orgoglio della militanza e della lotta che già fu dei militanti e dei combattenti del Partito Comunista bolscevico e del Partito Comunista d’Italia.
Il PCIML si ispira al Partito di Lenin e Stalin, al Partito dei rivoluzionari di professione e del centralismo democratico. Insomma il PCIML è un Partito d’acciaio nei principi del marxismo-leninismo e nella fedeltà assoluta ad essi nella difesa coerente e intransigente degli interessi di classe presenti e futuri del mondo del lavoro, oggi sfruttato e massacrato dalla dittatura politica ed economica capitalistica. Sulla base di tali poche ma chiare considerazioni ideali, politiche e strategiche e a nome dell’intero Comitato Centrale del Partito formulo i migliori auguri di buon anno 2007 a tutti i compagni marxisti-leninisti militanti e simpatizzanti del Partito, alla classe lavoratrice italiana ed al proletariato di tutti i paesi del mondo affinché presto riprenda l’avanzata dei popoli verso il socialismo e il comunismo. Che per il PCIML il 2007 sia l’anno dell’ulteriore e necessaria espansione organizzativa su tutto il territorio nazionale e di grandi consensi popolari alle sue battaglie politiche nazionali ed internazionali.
Viva il PCIML, Viva il Socialismo, Viva il Comunismo!

Forio (Napoli) Italia, 1 gennaio 2007.